Immaginate di trovarvi di fronte a due prodotti simili, di marche diverse.
Cosa vi spinge a scegliere l’uno piuttosto che l’altro?
La risposta potrebbe non essere così scontata come si pensa.
Uno studio di Ipsos ha recentemente rivelato che gli adulti negli Stati Uniti non considerano la “mission” di un marchio come uno dei fattori principali nella scelta di un prodotto. Tuttavia, se tutte le altre caratteristiche sono uguali, la maggior parte degli intervistati ha affermato che sarebbero più propensi a scegliere un marchio per i suoi valori e il suo impegno nella società.
È quindi un parametro importante, ma dipende da altri fattori.
La fiducia nella qualità domina
Procediamo con ordine e analizziamo più da vicino i risultati di questa ricerca, che ha coinvolto oltre 1.000 adulti statunitensi di età superiore ai 21 anni. Il fattore più importante nella scelta di un brand risulta essere la fiducia nella qualità del prodotto. Questo risultato non sorprende, poiché pure studi precedenti avevano evidenziato come la qualità sia il principale motore della fedeltà al marchio.
Anche i Chief Marketing Officer (CMO) sembrano essere consapevoli di questo aspetto: un’altra indagine ha rivelato che il 32,3% di loro ritiene che la qualità superiore del prodotto sarà la priorità principale dei clienti nel prossimo anno, molto più delle politiche di prezzi bassi (18,9%).
Altri fattori che influenzano la decisione di acquisto includono l’esperienza passata con il marchio, la presenza di offerte o promozioni e buone recensioni sul prodotto.
Gli aspetti sociali d’impresa
Come suddetto, la ricerca ha mostrato che i valori e la missione di un marchio possono fungere da motivatore nella scelta, a patto che le caratteristiche tra i marchi concorrenti siano equivalenti. È interessante notare che la rilevanza di questo punto varia a seconda della categoria di prodotto: ad esempio, conta di più per ristoranti e abbigliamento rispetto a giocattoli e farmaci.
Tra gli altri dati emersi dal sondaggio, un incredibile 51% dei partecipanti ritiene che le aziende dovrebbero rimanere neutrali nelle questioni sociali. Sia i repubblicani che i democratici concordano (67% per entrambi) sul fatto che troppe aziende utilizzino un linguaggio “socialmente responsabile” senza impegnarsi realmente in un cambiamento concreto. Questo elemento potrebbe motivare il cinismo dei consumatori sulla faccenda.
Una leggera maggioranza (54%) degli intervistati si aspetta che i marchi internazionali tengano conto delle problematiche ambientali. Una percentuale simile si dichiara disposta a pagare di più per prodotti che riducono gli sprechi nel processo produttivo e sono realizzati in maniera sostenibile.
In conclusione
Questo studio ci offre un’immagine piuttosto chiara delle priorità dei consumatori nella scelta dei prodotti e dei marchi. La qualità rimane il fattore chiave, ma è importante non sottovalutare l’impatto che valori e impegno sociale possono avere sulle decisioni d’acquisto, ma solo quando i prodotti sono molto simili tra loro.
Questi risultati dovrebbero offrire spunti utili ai marketer per comprendere meglio le esigenze e le preferenze dei loro clienti, e per adottare strategie di comunicazione e posizionamento più efficaci ed in linea con le aspettative del loro target. Allo stesso tempo, è fondamentale per le società lavorare per garantire la qualità dei loro prodotti e per dimostrare un impegno reale e concreto nel rispetto dell’ambiente e nel contribuire al benessere della società, evitando di limitarsi a dichiarazioni di intenti prive di sostanza.
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