Sommario
Parecchie ore al giorno
Secondo un sondaggio di Morning Consult su 1000 persone, la maggioranza (54%) della Gen Z statunitense (età 13-25) afferma di utilizzare i social media per almeno 4 ore al giorno. Con quasi 4 su 10 (38%) che affermano di utilizzare i social media decisamente per più di 4 ore al giorno.
Avete letto bene: 4 persone su 10 dai 13 ai 25 anni usano i social molto più di 4 ore al giorno. Sono numeri impressionanti.

In generale, il 78% della popolazione del Nord America utilizza i social media; l”83% della popolazione dell’Europa occidentale e il 71% dell’Asia orientale. Solo in Africa ci sono pochi amanti dei social media (meno del 9% della popolazione).
Sebbene le piattaforme social utilizzate dalla Gen Z siano piuttosto simili tra i sessi, il modo in cui le usano varia. Spacchettiamo in questa analisi le diversità.
YouTube domina. Ancora
Esattamente come tra gli adulti, YouTube è ancora e dopo anni la piattaforma più comunemente utilizzata dalla Gen Z. In questo ultimo sondaggio, l’88% dei Gen Zer utilizza YouTube. Esattamente come vediamo da anni, questa cifra è più alta tra gli intervistati di sesso maschile (93%) rispetto a quelli di sesso femminile (84%).
YouTube è quindi al contempo il social network dominante E soprattutto ad uso maschile.
Difficile determinare una sola motivazione. Ma certamente la possibilità di fruire di contenuti legati ai videogiochi, all’informatica, al digitale, alle tecnologie, e la quantità semplicemente infinita di tutorial potrebbero motivare un dato che appare molto significativo. Il tempo medio giornaliero trascorso dagli utenti su YouTube è di quasi 20 minuti. La piattaforma ha più di 2.5 miliardi di utenti attivi mensilmente.

Instagram e TikTok alle calcagna del re
Le successive quattro piattaforme social più utilizzate hanno tassi di adozione più elevati tra le donne della Gen Z rispetto agli uomini.
Instagram vanta un secondo posto. È infatti usato da tre quarti (76%) degli intervistati. Questa cifra punta all’80% tra i ragazzi di sesso femminile, rispetto al 73% tra gli intervistati di sesso maschile.
Secondo solo a Instagram nella popolarità, TikTok è utilizzato da poco più dei due terzi (68%) dei Gen Zer. L’amore della piattaforma è salito alle stelle tra gli adolescenti, con le donne della Gen Z (75%) che la utilizzano molto più ampiamente degli uomini (62%).
Ricordiamo che alcuni mesi fa abbiamo affrontato il fenomeno TikTok dal punto di vista di marketing e sociale.
Snapchat e Facebook: chi la dura…
Snapchat? Esiste ancora. Secondo i dati insegue ferocemente i due social network visivi. È infatti usato da due terzi della Gen Z (67%), e ancora una volta le donne (70%) lo usano più degli uomini (64%), anche se il divario è minore rispetto a TikTok. In effetti, mentre più donne della Gen Z usano più TikTok che Snapchat, è vero il contrario per i maschi, che sono più propensi a investire il loro tempo su quest’ultimo.
Parliamo finalmente di Facebook, che da anni viene dato per morto dagli analisti (veri o presunti). Chiaramente non è per nulla morto, per quanto abbia dovuto spartire la torta con social network ben più giovani. Lo usa ben il 50% dei ragazzi giovani (50%! Altroché morto), con una netta preferenza femminile e uno stacco di 10 punti percentuali: 54% donne vs 45% uomini.
Facebook quindi resta un social network di massa. Ed è tale da anni. Noi di Deep Marketing possiamo confermare questa evidenza anche per altri mercati oltre agli USA. Facebook si rivela sempre molto popolare e un eccellente strumento di comunicazione di brand verso i più giovani.
Forum e streaming per maschi
Dopo Facebook si torna al predominio maschile, in piattaforme sempre più votate al microblogging, forum e streaming verticali.
Circa il 54% degli uomini della Gen Z afferma di utilizzare Twitter, rispetto a solo il 40% delle donne rispetto a una media del 47% per tutti gli intervistati. Quindi Twitter è usato più o meno quanto Facebook ma a parti invertite tra maschi e femmine. Mentre è più probabile che gli uomini della Gen Z utilizzino Twitter piuttosto che Facebook, per le donne della Gen Z è vero il contrario.
Su Discord la faccenda è ancora più estrema. Mentre poco più di un terzo (35%) della Gen Zer lo ama, il numero di Gen Zer maschi (45%) è quasi il doppio di quello delle Gen Zer femmine (24%). Impressionante. Ricordiamo che Discord è una piattaforma di comunicazione che consente agli utenti di chattare via testo, audio e video. Gli utenti possono creare server di chat e invitare altri utenti a partecipare. Discord offre anche la possibilità di creare canali, creare gruppi e inviare messaggi diretti.
Allo stesso modo, il doppio degli uomini (40%) rispetto alle donne (21%) usa Reddit, una media di 3 ragazzini su 10.
Il divario di genere in Twitch persiste, con circa un quarto (24%) della generazione Z che utilizza Twitch; il 30% degli uomini e il 17% delle donne. Se non conoscete Twitch, è una piattaforma di streaming video in diretta lanciata nel 2011 e che consente agli utenti di guardare e trasmettere videogiochi in diretta. È principalmente usato per i game, ma funziona benone anche per trasmettere musica, talk show, sport e altro ancora.

Be Real alle porte
Infine, la Gen Z femminile ha adottato BeReal più velocemente dei maschi. Una media del 15% degli intervistati ha utilizzato l’app, con un 21% delle donne rispetto al 10% degli uomini. In effetti, una precedente ricerca di Comscore mostra che le donne di età compresa tra 18 e 24 anni costituiscono i due terzi (66%) dell’utenza statunitense di BeReal.
BeReal è stata inventata nel 2020, ma solo quest’anno sta vivendo il suo momento di gloria. Secondo Social Media Today, i download dell’app sono aumentati del 315% dall’inizio del 2022. La sua intuizione è di voler mostrare la vita delle persone “senza filtri”, cioè senza la pianificazione e l’artificialità (anche professionale) che contraddistingue TikTok o Instagram.
Consente di condividere foto di s* stessi e della propria vita. Ma. Tutti devono postare una sola volta al giorno, alla stessa ora. In modo casuale. L’app notifica agli utenti, in un momento randomico della giornata, quando “essere veri”. Quando l’utente apre l’app, parte un timer di due minuti che gli concede un tempo limitato per scattare una foto di ciò che sta facendo in quel momento. Non c’è quindi la possibilità di fingere troppo.
Curiosi di come BeReal cambierà le carte sul tavolo? Anche noi. Per ora rimaniamo all’ascolto!

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