Torniamo a veleggiare nel mondo degli influencer, cercando di analizzare il loro potere di generare risultati, o engagement.

Recentemente, un gruppo di ricercatori ha confermato un’evidenza intrigante: il legame tra il numero di follower di un influencer (indegree) e l’engagement non è lineare. Hanno analizzato 802 campagne di marketing Instagram con oltre 1.700 influencer per arrivare a questa conclusione. La verità è che l’engagement tra follower e contenuti di brand sponsorizzati dall’influencer aumenta fino a un certo punto e poi inizia a diminuire man mano che il numero di follower del VIP cresce.

Il motivo? È tutto nella percezione.

Un influencer con un’enorme quantità di follower può sembrare meno accessibile e meno autentico, suggerendo che la relazione con i suoi fan sia più debole.

Per questo entra in gioco pure qui la curva a U inversa, che descrive la relazione tra il numero di follower e l’engagement. Per gli appassionati di sociologia e biologia, questa forma è assolutamente nota e diffusa. Molti fenomeni naturali e umani aumentano fino a un certo punto e poi diminuiscono, se la causa continua a crescere.

Relazione tra numero di follower di un influencer e capacità di generare reazioni

Ma c’è di più. I ricercatori hanno scoperto che due fattori possono influenzare e modificare questa curva a U inversa: la personalizzazione del contenuto e la familiarità col marchio sponsorizzato dall’influencer. Maggiore personalizzazione dei contenuti per la singola campagna dell’influencer e minore familiarità del pubblico col marchio possono contribuire a “appiattire” questa curva, rendendo l’engagement meno sensibile al numero di follower.

Bassa familiarità col brand e alta personalizzazione del contenuto mitigano l’effetto

Ecco quindi la ricetta per un cocktail di successo nell’influencer marketing:

  1. Siate un marchio non troppo noto.
  2. Scegliete un influencer con un numero di follower medio (né troppo alto, né troppo basso).
  3. Dclinate il contenuto che l’influencer dovrà diffondere in modo congruo al suo seguito.

In questo modo, potrete massimizzare l’engagement e ottenere risultati sorprendenti. Ricordate questa lezione quando pianificate la vostra prossima campagna influencer. Non dimenticate che la scienza è dalla vostra parte e che, come sempre, il diavolo si nasconde nei dettagli.

Un’ultima cosa: se vi è piaciuto questo piccolo viaggio scientifico nel regno degli influencer, condividetelo con i vostri amici e colleghi. Questo inizierà a fare diventare voi stessi influencer 😉