"Someday" di Apple: il marketing scientifico che danza leggero con Pedro Pascal
Ogni tanto capita. Uno spot pubblicitario non solo colpisce nel segno, ma ti inchioda alla sedia e ti ricorda cosa significhi fare marketing per davvero.
È il caso di “Someday”, il recente spot Apple diretto da Spike Jonze per il lancio degli AirPods 4 con Active Noise Cancellation, con protagonista Pedro Pascal. Qualche minuto di coreografia urbana, fantasia visiva e silenzi strategici che valgono una masterclass gratuita di marketing scientifico. Più sotto potete trovare il video da vedere comodamente senza cambiare pagina.
Ora, possiamo anche perderci nell’analisi registica o nel talento di Pascal, ma quello che ci interessa davvero è perché questo spot funziona. Spoiler: non è magia, è scienza. O meglio, soft science. Quella stessa disciplina fatta di dati, elasticità pubblicitarie, strutture di memoria e Share of Voice di cui parliamo tutti i giorni in Deep Marketing.
1. Brand Asset e Salienza? Check.
Lo spot è una sinfonia visiva dei Brand Asset Apple: bianchi puliti, tecnologia umana, design essenziale, musica perfettamente selezionata. Gli AirPods non sono venduti, sono messi in scena come fossero parte naturale del corpo di Pascal. Ecco la Mental Availability al massimo livello: quando vedremo una persona ballare col silenzio intorno, penseremo a loro. Questo è costruire una struttura di memoria nella mente del cliente. Questo è fare branding. Altro che funnel di vendita da fuffaguru con front-end e back-end.
2. CEP: Category Entry Point applicato con chirurgia.
La scena iniziale: Pedro nella solita città frenetica, rumori, caos. Poi, accende la cancellazione attiva del rumore. Boom, entra in un altro mondo. Questo è un CEP applicato in modo magistrale. Il brand ci sta dicendo “quando sei sopraffatto dal mondo, noi siamo la tua via d’uscita”. La mente umana lavora per associazioni, e questo video incolla l’idea AirPods = tregua emotiva. L’equivalente moderno del sorso di Coca-Cola sulla spiaggia.
Coincidenze? No. Scienza cognitiva applicata alla pubblicità.
3. Reach, Frequenza, Budget? Apple gioca in Champions.
Apple sa benissimo che la Reach domina. Non ha bisogno di bombardarti con retargeting. Ha bisogno che tutti vedano il video almeno una volta. Spike Jonze e Pedro Pascal sono qui per questo: massimizzare la diffusione organica (shareability, come direbbe qualche buzzwordaro) abbattendo i costi per mille visualizzazioni.
Alta share of voice = alta quota di mercato. La legge è universale.
4. Il segreto della Double Jeopardy in azione.
Apple è già un brand leader, e questo video lo rende ancora più memorabile. I marchi grandi hanno clienti più soddisfatti, più fedeli, e campagne più elastiche. Questo spot non deve vendere AirPods. Deve solo rinforzare la posizione dominante. E ci riesce, alla grande.
Ora potete godervi il video, copyright Apple, 2025
Lezione per i nostri brand: smettiamola con i video “che emozionano”. Iniziamo con quelli che rimangono.
“Someday” è uno spot eccellente perché segue la Legge della Prototipicità, non la moda del momento. Non è strano per il gusto di esserlo. È perfettamente Apple, coerente con la sua identità. Spike Jonze ha firmato un’ode alla continuità narrativa del marchio. Ed è proprio questa coerenza a fare la differenza nel lungo termine.
Se sei un piccolo brand, la lezione è semplice: non cercare di fare l’Apple di domani. Cerca di fare la tua Apple di oggi. Cioè: diventa ricordabile, saliente, coerente. E, soprattutto, costruisci una pubblicità che viva nella mente, non solo nei like.
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