La Gen-Z è sempre più staccata dalla realtà per colpa dell'ansia. E dei social
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L'interesse per le questioni ambientali tra la Generazione Z (16-25 anni) è recentemente diminuito di un quinto per via di un incessante ciclo di notizie negative da svariati anni.
Circa il 23% dei ragazzi - tra i quasi 250 mila intervistati dalla società GWI - ha dichiarato di essere in generale meno interessato alle notizie e agli eventi attuali. E il 16% ha ammesso di essere sempre meno interessato a quel che succede nel mondo e fuori dal proprio contesto.
4 ragazzi su 10 hanno dichiarato di essere inclini all'ansia, con il 22% di loro che ha citato i social media come causa principale di questo fenomeno.
La Gen Z è stata colpita come tutti noi da molte crisi globali in pochi anni, dal Covid, dai lockdown, dall'instabilità, dalla guerra in Ucraina, dall'iper-inflazione, dalla recessione, dalla perdita di potere di acquisto. Ma per loro questi sono gli anni più formativi e importanti, oltre che i più delicati in termini emotivi.
Apparentemente, il continuo mitragliamento di brutte notizie e l'abuso di social (con la loro innata moltiplicazione senza filtri delle emozioni e dei contenuti) sta colpendo in maniera esageratemente dura i più giovani.
A tal proposito, consiglio di approfondire il rapporto tra le emozioni negative nella comunicazione e il tipo di brand scelto della persone esposte. Molto interessante.