6 modi Concreti per usare l’AI e Guadagnarci Qualcosa
Ogni volta che l’AI fa un balzo in avanti, Internet si riempie di promesse di facili guadagni.
La verità?
I soldi facili non esistono. Esistono strumenti nuovi, sì. Ma servono metodo, tempo e soprattutto pazienza.
Qui trovi sei possibilità reali per usare l’AI come leva per costruire una seconda entrata. Non ti cambieranno la vita da un giorno all’altro, ma possono aiutarti a mettere in piedi qualcosa di solido — se lavori con criterio e senza inseguire scorciatoie.
1. Creare un mini software utile con strumenti no-code (senza essere ingegneri)
Cosa puoi fare davvero?
Creare piccoli strumenti web che risolvono problemi specifici, per esempio:
- un generatore automatico di lettere per l’ufficio legale;
- uno strumento che trascrive e riassume le riunioni Zoom;
- una mini dashboard che analizza file Excel con l’AI.
Con cosa si fa?
Con piattaforme come Bubble, Zapier, e l’API di OpenAI. Non serve programmare, ma
serve capire come funzionano i flussi logici.
Esempio realistico:
Luca, impiegato in amministrazione, ha creato uno strumento che compila lettere preformattate per chi lavora nei sindacati. Lo usa internamente nel suo ufficio. Non ha fatto i milioni, ma ora si è costruito un piccolo flusso di entrate rivendendo la soluzione ad altri enti pubblici locali.
Nota importante:
👉 Nessuno paga per “un software generico”. Se non risolve un problema concreto per qualcuno disposto a pagare, non funziona.
👉 E comunque ti servirà imparare almeno le basi di UX e automazione.
2. E-commerce automatico? Meglio dire: e-commerce meno faticoso
L’idea di un negozio online che “funziona da solo” è falsa.
Con l’AI puoi semplificare parti del lavoro — non eliminarlo.
Cosa fa davvero l’AI?
- Suggerisce prodotti da vendere, in base ai trend.
- Scrive descrizioni per le pagine prodotto.
- Automatizza risposte frequenti ai clienti.
Esempio concreto:
Elisa, 38 anni, lavora in un negozio di forniture per uffici. Ha creato uno store online con gadget personalizzati per studi professionali (tazze, block notes, cartelline). L’AI le scrive i testi e l’aiuta a testare piccoli annunci sponsorizzati.
Fatturato?
Circa 700 € al mese, con qualche picco sotto Natale. Non è libertà finanziaria, ma è un’integrazione reale al suo stipendio.
Attenzione:
👉 Gestione clienti, resi, pubblicità: tutte cose che dovrai comunque seguire.
👉 Non pensare di “delegare tutto all’AI” — ti stai solo illudendo.
3. Costruire un corso online con l’AI (senza fingere di essere esperti)
Il mondo è pieno di corsi inutili scritti da ChatGPT in 5 minuti.
Se vuoi che qualcuno ti paghi per imparare da te, devi
aver fatto davvero quella cosa e
sapere spiegarla bene.
Come ti aiuta l’AI?
- Ti aiuta a strutturare le lezioni.
- Ti aiuta a scrivere le slide.
- Può generare video o quiz in automatico.
Esempio concreto:
Marco, tecnico informatico, ha creato un mini-corso per aiutare gli over 60 a usare la PEC e SPID. Vende il corso su un sito WordPress semplice, e promuove tramite newsletter a CAF e patronati.
Guadagna?
Circa 1.200 € al mese, nei mesi buoni. Non ha mollato il lavoro, ma ha messo a reddito una competenza che già aveva.
Evita questi errori:
👉 Non copiare corsi già esistenti. La gente se ne accorge.
👉 Non usare solo l’AI. Serve sempre un punto di vista umano.
4. Aprire un canale YouTube senza mostrarti (ma serve pazienza)
Sì, puoi usare l’AI per fare video senza mettere la faccia.
Ma se pensi che basti pubblicare 3 video a settimana e “guadagnare con gli ads”, sei fuori strada.
Cosa ti semplifica l’AI?
- Scrive lo script dei video.
- Fa la voce narrante (ElevenLabs).
- Monta i video in automatico (Pictory o CapCut).
Esempio realistico:
Francesco, insegnante di storia, ha aperto un canale che racconta eventi dimenticati del Novecento. L’AI lo aiuta a scrivere e montare, ma
i contenuti sono suoi. Dopo un anno ha superato 40.000 iscritti e fa circa 500 €/mese in ads. Sta crescendo, ma è stato lento.
Cose da sapere:
👉 Serve costanza, almeno 6 mesi.
👉 L’AI accelera, ma
non ti sostituisce. Senza idee buone, il canale non decolla.
5. Costruire un chatbot che lavora al posto tuo (ma serve metodo)
ChatGPT può diventare un assistente, un consulente, un coach. Ma non puoi improvvisare.
Cosa puoi costruire davvero?
- Un assistente per orientare nuovi dipendenti in azienda.
- Un chatbot per rispondere a clienti in ambiti regolati (es. edilizia, burocrazia).
- Un tool per aiutare studenti a preparare esami, usando database ben strutturati.
Esempio reale:
Valerio, consulente del lavoro, ha realizzato un assistente per rispondere alle domande più frequenti dei clienti (orari, buste paga, detrazioni). Il bot risponde 24/7 via WhatsApp Business e ha ridotto del 60% il suo tempo di assistenza.
Cosa non fare:
👉 Non fingere che l’AI sappia tutto. Serve controllo umano.
👉 Le risposte vanno
testate, verificate e curate.
6. Creare contenuti virali su TikTok o Instagram con l’AI (ma il pubblico non è stupido)
Sì, l’AI può scrivere script, generare voci e montare video. Ma se i tuoi contenuti non dicono nulla, nessuno li guarda.
Cosa funziona davvero?
- Raccontare storie vere con ritmo e chiarezza.
- Spiegare cose difficili in modo accessibile.
- Usare AI solo per accelerare, non per sostituire il contenuto.
Esempio concreto:
Giulia, architetta, pubblica mini-video su errori comuni nelle ristrutturazioni. ChatGPT l’aiuta a strutturare gli script e CapCut le semplifica il montaggio. In un anno ha superato i 100.000 follower, e ora riceve richieste di consulenze da tutta Italia.
Domanda utile:
👉 Hai qualcosa da dire che può aiutare o interessare qualcuno?
Se sì, l’AI ti velocizza. Se no, non ti salva.
In sintesi: niente è gratis, ma molto è possibile
L’AI è una leva, non una bacchetta magica.
Chi ha già delle competenze può amplificarle. Chi parte da zero deve prima
osservare, imparare, testare.
📌
Non serve essere geni, ma serve essere concreti.
📌
Non serve fare tutto, ma serve fare qualcosa e farlo bene.
Cosa puoi fare oggi?
- Scegli uno solo dei sei esempi sopra che ti sembra realistico per te.
- Blocca 2 ore a settimana per iniziare a capirne i meccanismi.
- Iscriviti a un forum serio (non gruppi Facebook pieni di fuffa).
“Non esistono pasti gratis. Ma se cucini con quello che hai, puoi ancora mangiare meglio di tanti altri.”
— Probabilmente nessuno, ma avrebbe dovuto dirlo.